“Il valore aggiunto” è quello che cerco ogni qualvolta mi ritrovo a scattare una foto.
E’ un processo creativo che parte ancora prima del giorno stesso dello shooting, dove rivedo chi si è affidato a me per immortalare un’emozione che resti nel tempo.
Con gli anni ho capito che l’aspetto affettivo è, per la maggior parte delle persone, il valore rilevante. Così, ho modificato il mio modo di pensare e vedere la fotografia di famiglia.
Anche se in alcuni casi c’è chi ama ancora la fotografia posata, perché è più tradizionale, ordinata, pulita e quindi controllata per dare enfasi alla bellezza, tendenzialmente oggi si cerca uno stile dove il fondamento risulti essere la spontaneità e il carattere delle persone.
Attraverso questa fotografia i ricordi risultano autentici, diretti, spontanei. Si scoprono particolari aspetti della realtà quotidiana che a volte potrebbero fuggire.
Eccolo infondo il “valore aggiunto”: fermare il quotidiano nella sua “ordinaria” bellezza, che poi è tutt’altro che ordinaria!