Festa della Mamma / Donna 2022
Il 7 e l’8 Maggio 2022 il mio studio si trasforma e diventa un luogo magico in cui tutte voi siete invitate!
Ho sempre pensato che i fiori rappresentassero in pieno la femminilità, in tutti i suoi stadi: da un piccolo bocciolo, ad un bocciolo adulto pronto a fiorire e, dalla fioritura, lentamente appassire come è naturale che sia, ma con tutta la grazia e l’eleganza che un fiore possiede.
Ancora una volta quindi, l’essere umano può ammirare la natura nel suo ciclo infinito e in tutto il suo splendore.
Da cosa nasce questo evento?
Questo evento infatti è stato per molti anni un mio piccolo pensiero silenzioso che ha preso forza, e coraggio, nel tempo.
L’ho infatti abbozzato nel 2016 con un primo evento fotografico nel mio studio di allora, insieme ad un timido tentativo di allestimento floreale (all’epoca però i fiori erano tutti finti).
Il tutto era sempre dedicato alle mie clienti.
Lo avevo sempre immaginato, e poi coniato, per le mamme ma, a differenza del nuovo evento di quest’anno che vuole come protagonista solo e soltanto la DONNA e/o la MAMMA, quello del 2016 me lo ero immaginata composto da mamme + bambini.
Primi esordi in mezzo ai fiori (Maggio 2016):


Il mio rammarico
Il mio unico rammarico in questa occasione è stato di non avere anche per me stessa e per mio figlio questo ricordo, tra i fiori. Ho infatti soltanto una foto del mio, all'epoca ancora compagno, che come sempre mi aiutava a testare il set, con il nostro bimbo in braccio. Ma di me con mio figlio nulla.
Questo però, nel tempo, ho capito essere stato un punto di forza per creare un qualcosa di migliore per il futuro.

Il mio intento all'epoca infatti era di raccontare la maternità e di raffigurarla come tale, in quanto appunto anche io ero diventata mamma, da poco più di 5 mesi.
L'Arte, creatura viva che evolve con l'artista E infatti, una delle meravigliose sfumature della fotografia è che, come ogni tipo di Arte, se viene completamente assecondata, si trasforma ed evolve così come si trasforma ed evolve l'essere umano che sta dietro all'artista.
Sentivo la necessità di raccontare la maternità perché anche io la stavo vivendo, per la prima volta.
E così ho continuato ad evolvere anche io.
La mia seconda gravidanza Un nuovo episodio di "shooting in mezzo ai fiori" ha preso spazio nel mio cuore nel marzo 2021 quando, nel bel mezzo della mia seconda gravidanza, aleggiava nella mia testa questa gloriosa idea di immortalare la mia nuova maternità in un modo unico e mai visto dalla mia macchina fotografica.
Volevo un ricordo UNICO e SENZA TEMPO di me e della mia pancia.
E di nuovo, piante e fiori hanno riempito la mia mente, così tanto che ho deciso di rappresentare figurativamente questo turbinio di fiori, proprio come li vedevo nei miei pensieri.
Era Marzo e la festa della donna era alle porte. Quale occasione migliore per celebrare la femminilità se non immersa in una nuvola gialla, profumata e delicata?

Con il tempo, ovviamente, le cose hanno continuato ad evolvere e, dopo aver assaporato tutta la gamma di emozioni fortissime che l'arrivo di una nuova vita porta con sé, nel mio cuore sentivo la mancanza di qualcosa.
Vita da mamma-lavoratrice
La vita da mamma lavoratrice (con partita iva, aggiungerei :-P) mi ha molte volte fatta sentire schiacciata tra i due mondi, fatti di doveri e responsabilità, senza scelta.
Questo però non vuol dire pentirsi di essere diventata mamma o pentirsi di volere essere economicamente autonoma, ma bensì vuol dire dover imparare a trovare, ogni giorno, un nuovo equilibrio per cercare di fare tutto il possibile.
E con il tempo, ho anche compreso che "fare tutto il possibile" non vuole necessariamente dire fare proprio TUTTO-TUTTO, ma anzi fare quello che di più possiamo fare. E che anche quando è poco, va bene lo stesso.
Qualcosa mancava
Sentivo quindi che qualcosa mancava, ma non capivo cosa.
Ero arrivata al punto in cui il mio corpo, dopo 2 gravidanze, non era più quello che io conoscevo, così come nemmeno la mia casa (stravolta da 2 figli e dai nostri svariati animali domestici), per non parlare del tempo per me stessa, spodestato ampiamente da famiglia e lavoro.
E come sempre, nei miei momenti di crisi con la vita, anche questa volta ho capito che quel qualcosa che mancava ero IO.
QUEL QUALCOSA CHE MANCAVA ERO IO.
In tutti questi nuovi equilibri e in questa vita da 'giocatrice di Tetris livello Expert', mi sono ritrovata a sentire molto la mancanza di me stessa.
E quando l'ho capito, ecco che la mia Arte si è di nuovo sentita libera di essere e ha di nuovo trovato il modo di parlare per me, attraverso un nuovo progetto, attraverso nuovi scatti e attraverso un nuovo racconto fotografato.
